E’ consuetudine far risalire la celebrazione della giornata dell’8 marzo ad una tragedia accaduta nel 1908, che ha avuto come vittime molte operaie di una industria tessile, rimaste uccise in un incendio. Ma nelle cronache non vi è traccia di questo avvenimento che probabilmente non è mai accaduto o è stato confuso con l’incendio di un'altra fabbrica dove rimasero uccisi tantissimi operai.
In realtà, le radici della ricorrenza dell'8 marzo sono da ricercare nel movimento internazionale socialista delle donne, quando nel 1907 Clara Zetkin, delegata del partito socialdemocratico tedesco e dirigente del movimento operaio, insieme a Rosa Luxemburg, teorica della rivoluzione marxista, fondatrice del Partito socialista polacco e del Partito comunista tedesco, organizzarono la prima conferenza internazionale della donna. La prima giornata della donna fu celebrata negli Stati Uniti il 28 febbraio 1909 su iniziativa del Partito socialista americano che organizzò una manifestazione in favore del diritto di voto alle donne. Dopo questa manifestazione, nel 1910, in occasione della Seconda Conferenza Internazionale delle donne, che si svolse a Copenaghen, si discusse di istituire una festa ufficiale, ma non fu stabilita una data precisa.
La data dell'8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917. In quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra. Fu questo evento che ispirò le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca, quando scelsero di istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia.
In Italia è dall’8 marzo 1946 che si celebra tale Festa, un’occasione importante per rivendicare i diritti delle donne e per difendere le conquiste importanti ottenute in tanti anni di lotte.
Francesca Rizza e Mattia Frasca 3A Odonto