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martedì 27 marzo 2018

La mia coverA scuola con… Rihanna

E’ stato per me un vero piacere “incontrare” a scuola Rihanna, star mondiale e icona della cultura Pop. Dopo aver studiato la sua biografia che abbiamo confrontato con quella di Beyonce, ci siamo soffermati con un suo pezzo davvero speciale “Umbrella”, il piu’ famoso in assoluto, che la cantante ha eseguito in collaborazione con il rapper Jay-Z, riuscendo a vendere otto milioni di copie e diventando cosi uno dei singoli più venduti della storia della musica. Ascoltare e cantare canzoni in lingua aiuta a familiarizzare con le costruzioni della lingua in modo automatico e senza fare sforzi, con i suoni e quindi con la pronuncia, ad ampliare il vocabolario e prendere confidenza con lo slang. Io amo cantare, la mia canzone preferita è “Stay”, canzone struggente, lenta, un testo semplice ma pieno di significato. Parla della tentazione e del fallimento di far resistere un amore, con la presa di coscienza che lei non può vivere senza di lui tanto da chiedergli di rimanere: ”I want you to stay, stay”. Ve la propongo in una mia cover.https://www.youtube.com/watch?v=Nc6Y2i03Fr0
Roberta Re  4B Odonto

“Allacciamoci alla vita"

Sulle strade italiane purtroppo si consuma una vera e propria strage che coinvolge molto spesso giovani al di sotto dei 30 anni. In qualità di rappresentante di Istituto ho sentito il dovere di proporre e trattare questo argomento, invitando presso la nostra scuola l’Associazione Archè per un momento di sensibilizzazione alla sicurezza stradale. Mostrando filmati molto forti, dal contenuto drammatico, le psicologhe Daniela Giunta, Giuseppina Lo Piccolo e Mary Baglieri hanno presentato il loro progetto “Allacciati alla vita” trattando argomenti che riguardano da vicino noi adolescenti, come l’uso di droghe e di alcol. Molto toccante è stato l’intervento dell’operatore del 118, Lorenzo Ricca che con grande commozione ha portato la sua testimonianza.
Giovanni Baglieri 3°A Odonto

lunedì 26 marzo 2018

“Speak me and I forget, teach me and I may remember, involve me and I learn”Let's mind our own business!

E’ ormai alle ultime battute il nostro ultimo progetto eTwinning, quest’anno collegato al mondo del lavoro.
“Let’s mind our own business”, come suggerisce il titolo, è finalizzato infatti a farci acquisire  competenze nell’ambito delle nuove tecnologie e dell’inglese commerciale. Esso ha coinvolto più di cento membri tra docenti e alunni provenienti da ben cinque scuole ed è stato articolato in diverse sezioni.
Dopo alcuni lavori preparatori,” brainstorming”, “trading cards” e Cvs con cui ogni alunno si è presentato, sono state formate diverse piccole aziende che spaziano dal turismo, all’informatica, dal giardinaggio all’artigianato. Ogni azienda ha scelto un nome, un logo, uno sponsor, ha fatto swot analysis  e ha creato un proprio spot pubblicitario. Nella nostra classe, dividendoci in gruppi, abbiamo dato vita a quattro aziende afferenti al nostro indirizzo di studi, tutte battezzate col nome della nostra scuola: Curcio Dental Lab, Curcio Orthodontics, CurcioDental Materials e Curcio Dental Hygiene.
Dopo gli abbinamenti con le aziende estere e un successivo scambio di mail, con cadenza quindicinale abbiamo simulato delle riunioni di lavoro via Skype, (sono stati dei giovedì indimenticabili) nelle quali abbiamo preso accordi per la realizzazione di servizi o prodotti. Così i nostri partner ungheresi hanno realizzato per noi un sito web, un app funzionale ad insegnare ai bambini le corrette regole di igiene orale e ci hanno fornito addirittura consulenza astrologica. Noi, da parte nostra realizzeremo dei magneti rappresentanti la nostra Sicilia, dei molari e un porta dentifricio progettati dai partner in 3D e spediti via posta.
Riteniamo che Il nostro prodotto più originale sia un dentifricio all’olio di cocco, realizzato con i prodotti naturali inviatici dall’azienda Secret Garden. Una lista completa dei prodotti creati insieme è stata inserita in un magazine online.http://anyflip.com/tjal/kdqo/
Non solo lavoro! Dopo le “Christmas Offers” e lo scambio di Christmas cards le aziende si sono prese un periodo di meritato riposo “ winter escaping”, caratterizzato da coinvolgenti giochi di squadra online .Il periodo natalizio ci ha anche dato l’occasione di conoscere alcuni aspetti tipici della cultura dei Paesi partner.
L’evento conclusivo,” Big Event”, si è tenuto l’8 marzo in videoconferenza ed è stato introdotto da “quotes” e una poesia sulle donne recitate dai vari ragazzi. Tutte le scuole partecipanti hanno tirato le somme di questi cinque mesi di lavoro, indicandone i punti di forza, di debolezza, ma soprattutto la gioia di lavorare insieme. 
Martina Petrolo, che  ha rappresentato la scuola Italiana, ha definito il Progetto un’avventura indimenticabile che porteremo per sempre nel cuore.
Gli alunni della 5 A Odonto

Let's mind our own business

Tell me and I forget, teach me and I may remember, involve me and I learn!" 
Linked to the world of job, our latest etwinning project  is being finalized.” Let’s mind our business”, as the title suggests, is aimed at improving new technologies skills and business English. 
The project founders are Eva Toth and Maria Elena Di Giorgio, there are morethan 100 members involved  between students and teachers from Romania, Hungary and Italy,  all  coordinated by the Hungarian teacher Mrs Toth.
After some introductory tasks , such as brainstorming, introducing each other by trading cards and  C.V. several small firms were set up in different fields of expertise: gardening, tourism, info-tech, dental care, astrology, beauty care, advertising, handmade souvenir…
Each company had to make up a name, logo, slogan, and even an advertisement for their firm. Then each company was matched with a foreign one and real business began. The first step was exchanging mails in order to start collaboration, then  business meetings via Skype were organized to agree on details for the production of items and services. A website, a app with a quiz for dental hygiene, and 3d models have been created by Hungarian partners, a natural coconut oil toothpaste  was born thanks to the cooperation between Italian and Romanian partners, an astrological service of fortune telling was even offered by Hungarians to  an Italian firm . A complete list of the common created products is summarized in a online newspaper. http://anyflip.com/tjal/kdqo/
Not only work! After Xmas offers and exchanging Xmas cards, firms went on holiday, escaping with riddles, jigsaws etc… they had fun and relax.
What’s more they had the opportunity to know some partners cultural aspects related to the festivity.
The closing event was held on March, 8th  via eTwinning live and it was introduced by quotes on women  and a poem cited by the Hungarian Student David Pallagi. During the big meeting, all the five school partners filled in a questionnaire to summarize feelings, facts , positive and negative things of these five months of hard work.  The last word to Martina Petrolo, from Italy, who  has defined the project as an amazing adventure and an unforgettable experience she will carry in her heart ever!
Maria Elena Di Giorgio

giovedì 22 marzo 2018

L'acqua: un bene da salvaguardareGiornata mondiale dell’acqua

La Giornata mondiale dell’acqua è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e si celebra ogni anno il 22 marzo, per richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza di valorizzare e proteggere le risorse idriche. 
Quest’anno è stato scelto il tema “Nature For Water”, la “Natura per l’acqua”, per discutere sulle soluzioni che la natura stessa ci offre per conservare e ripristinare il ciclo naturale dell’acqua. Tali soluzioni potrebbero essere nuovi investimenti nelle foreste e nelle innovazioni tecnologiche. 
In occasione di questa giornata sono stati diffusi dati allarmanti sulla crescente scarsità delle risorse idriche. Dai dati dell’Unesco, infatti, emerge che 1,8 miliardi di persone vivono in zone desertificate e 2,1 miliardi di persone non dispongono di acqua potabile pulita. Considerando che la popolazione mondiale crescerà di 2 miliardi entro il 2050, un miliardo di persone potrebbe soffrire per la mancanza di acqua. 
Inoltre secondo un rapporto dell’Unicef quasi 600 milioni di bambini entro il 2040 vivranno in aree con limitate risorse idriche. 
È necessario quindi correre ai ripari e innanzitutto ripartire dalla natura per trovare le soluzioni che essa stessa ci offre. 
A livello locale, tali soluzioni devono coinvolgere soprattutto le amministrazioni comunali che dovrebbero garantire dei servizi di manutenzione delle reti idriche cittadine, rendendole efficienti, nel rispetto del bene pubblico più prezioso: l’acqua. 
Anche i cittadini comunque devono fare la loro parte come ad esempio usare l’acqua solo per scopi primari e seguendo tanti piccoli accorgimenti come ad esempio evitare di lasciare i rubinetti aperti, che ci consentono di non sprecare quello che oggi viene definito l’oro blu.
                             Miriana Cappello 3A Odonto

martedì 20 marzo 2018

Giornata mondiale della Felicità#happiness

Via i visi tristi e sorridete, perché oggi 20 marzo è la “Giornata mondiale della Felicità”, istituita nel 2012 dall’ONU per promuovere lo sviluppo di una vita migliore per tutti!
Come essere felici ? 
Non ci sono delle regole o un protocollo da seguire per essere felici, basta solo non arrabbiarsi per ogni cosa, cercando il lato positivo anche nelle avversità, rispettare il prossimo e l’ambiente in si vive, fare di tutto per realizzare i propri sogni e poi si sa, la felicità è contagiosa! Ognuno deve fare la sua parte. 
Noi studenti dell’ indirizzo odontotecnico studiamo per diventare dei “ tecnici del sorriso”, perché anche l’estetica è fondamentale, un bel sorriso dipende dai denti e dalle labbra e si sviluppa in armonia con la composizione e con le simmetrie del volto. Ogni viso è unico e non possono esserci due sorrisi identici, esistono però regole e parametri estetici che dobbiamo rispettare per un sorriso esteticamente perfetto.
"Ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio, ma solo dodici per sorridere! Provaci per una volta!"(Mordecai Richler)
Giovanni Baglieri 3A Odonto

domenica 11 marzo 2018

Breve storia di una ricorrenzaPerchè l'8 marzo?

Ogni anno l’8 marzo si celebra la Festa della Donna, una ricorrenza per sottolineare l’importanza delle donne nel mondo. Ma perché è stata scelta questa data?
E’ consuetudine far risalire la celebrazione della giornata dell’8 marzo ad una tragedia accaduta nel 1908, che ha avuto come vittime molte operaie di una industria tessile, rimaste uccise in un incendio. Ma nelle cronache non vi è traccia di questo avvenimento che probabilmente non è mai accaduto o è stato confuso con l’incendio di un'altra fabbrica dove rimasero uccisi tantissimi operai. 
In realtà, le radici della ricorrenza dell'8 marzo sono da ricercare nel movimento internazionale socialista delle donne, quando nel 1907 Clara Zetkin, delegata del partito socialdemocratico tedesco e dirigente del movimento operaio, insieme a Rosa Luxemburg, teorica della rivoluzione marxista, fondatrice del Partito socialista polacco e del Partito comunista tedesco, organizzarono la prima conferenza internazionale della donna. La prima giornata della donna fu celebrata negli Stati Uniti il 28 febbraio 1909 su iniziativa del Partito socialista americano che organizzò una manifestazione in favore del diritto di voto alle donne. Dopo questa manifestazione, nel 1910, in occasione della Seconda Conferenza Internazionale delle donne, che si svolse a Copenaghen, si discusse di istituire una festa ufficiale, ma non fu stabilita una data precisa. 
La data dell'8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917. In quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra. Fu questo evento che ispirò le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca, quando scelsero di  istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia.
In Italia è dall’8 marzo 1946 che si celebra tale Festa, un’occasione importante per rivendicare i diritti delle donne e per difendere le conquiste importanti ottenute in tanti anni di lotte.
Francesca Rizza e Mattia Frasca 3A Odonto

sabato 10 marzo 2018

Un'occasione per riflettere8 Marzo: la Festa delle Donne

Come ogni anno, giorno 8 marzo, si celebra la Festa delle Donne, importante per sottolineare il valore delle donne nel mondo e per cercare di cancellare definitivamente disuguaglianze e discriminazioni che coinvolgono il mondo femminile.
Nella società di oggi, purtroppo, la differenza tra uomo e donna continua a essere fortemente percepita, soprattutto in ambito economico e lavorativo.
Secondo alcuni dati, in Europa, a parità di mansioni, uomini e donne non godono della stessa retribuzione e nonostante l’inserimento delle donne in ambito lavorativo, negli ultimi decenni, sia aumentato, il numero di donne attive resta molto inferiore rispetto agli uomini.
Inoltre la differenza di salario tra uomini e donne si amplia generalmente in relazione all’età, soprattutto quando le donne hanno figli.
Secondo recenti stime, con ogni nascita le donne perdono in media il 4% del loro stipendio rispetto a un uomo.
Al ritmo attuale ci vorranno molti anni per poter porre fine a questo divario.
Questi dati fanno molto riflettere in quanto in un Paese molto sviluppato come l’Italia non dovrebbero esserci differenze tra uomini e donne.
L’8 Marzo, quindi, non è solo una giornata per festeggiare, ma anche e soprattutto un’ occasione per riflettere.
Simone Mauceri 3 A Odonto

Per me la donna, dentro e fuori di casa, è sempre stata come il pane, necessario, indispensabile alla mia esistenza e alla mia sopravvivenza. Come l'aria.La mimosa, simbolo della Festa della donna, in un racconto di Andrea Camilleri

E’ tutta italiana l’usanza di regalare in occasione della “festa della donna”, il fiore di mimosa, fiore partigiano, segno di sorellanza, di vicinanza, di riconoscimento per le conquiste politiche, sociali ed economiche e le violenze da loro subite nella storia. La proposta di regalare il fiore di mimosa fu fatta da due donne simbolo dell’ Unione Donne Italiane: Rita Montagnana e Teresa Mattei che con coraggio e caparbietà nel lontano 1946 lanciarono l’idea di questo fiore. Teresa Mattei raccontò che la mimosa era il fiore che i partigiani erano soliti regalare alle staffette, ossia le donne che durante la Resistenza portavano notizie ai partigiani.
E a proposito di mimose voglio riportare il racconto di Andrea Camilleri che si dice poco persuaso di questa Festa, ma spiega perché e la conclusione del suo ragionamento fa riflettere molto. Grande Camilleri!
QUANDO LE MIMOSE INGANNANO
Se proprio devo essere sincero fino in fondo, a me questa storia della Festa della Donna, che fanno cadere l'8 di marzo, non mi ha mai persuaso. Come non mi hanno mai persuaso né la festa della Mamma, né quella del Papà. Su quest'ultima, poi, mi viene addirittura da sghignazzare: noi padri siamo così certi della legittimità della nostra discendenza? Al di là di ogni ragionevole dubbio, come dicono gli americani? Certe leggi degli antichi romani dimostrano che quelli, già all'epoca, un pensierino sulla faccenda ce l'avevano fatto. Lasciamo perdere, perché l'argomento è delicato assai.
Il fatto è che io, mentre entusiasticamente partecipo ad ogni festa comandata che mi risulta dal calendario, m'ammoscio invece quando si tratta di celebrare feste a comando. E tra i due tipi di feste ci corre una differenza grande come una casa.
Mi è capitato in questi giorni, nell'approssimarsi della Festa della Donna, di parlarne con altri mascoli. Tutti indistintamente hanno avuto la stessa reazione iniziale: hanno abbassato la voce e si sono guardati sospettosamente attorno. Quello che più di tutti ha dimostrato sgomento alla mia domanda, si è dichiarato il più entusiasta della Festa, e a gran voce proclamava la sua convinzione, in modo che le donne che in quel momento ci passavano vicino potessero distintamente sentirlo. Era chiaro che avrebbe festeggiato per esorcizzare in qualche modo la gran paura che le donne gli fanno.
Altri, che hanno affermato essere la festa non solo doverosa, ma sacrosanta, lo facevano in evidente malafede: antifemministi nel profondo del loro animo, la Festa dava loro l'occasione di passare una mano di colore alla loro facciata. Uno mi ha risposto che lui le donne le rispettava, ma che non trovava un solo motivo per festeggiarle. "Tu festeggeresti chi ti ha ammaccato l'auto?". Rimasi sorpreso: "Che c'entra l'auto?". E lui: "Guarda che a causa della donna ci abbiamo rimesso una costola e ci siamo giocati l'Eden". Io gli ho fatto notare che stava riesumando una storia vecchia. "Sarà vecchia" ha ribattuto lui "ma dura ancora".
Un altro amico, del quale è a tutti noi nota la disgrazia d'avere in casa una moglie dal carattere insopportabile, mi ha risposto che, come ogni anno, avrebbe festeggiato la sua sposa alla grande. Non c'era ombra di ironia né nei suoi occhi né nella sua voce, Ma dovette intuire il mio stupore. "Vedi" mi spiegò "le sono grato perché il doverla sopportare quotidianamente mi avvicina sempre più alla santità": A parere di un altro, che vede sempre e dovunque complotti, la Festa della Donna ci è stata imposta, attraverso media e persuasori occulti, dalla "Multmim", la quale sarebbe, sempre secondo lui, una potente multinazionale organizzata dai coltivatori di mimose. Insomma, non sono soltanto io a non essere persuaso.
Prima di dire il mio perché, vorrei amichevolmente mettere in guardia le donne: si ricordino che i giorni festivi sono infinitamente inferiori a quelli che festivi non sono, non si lascino ingannare dal regalo delle mimose, la vecchia saggezza popolare c'insegna che "Passata la festa, gabbato lo santo": In quanto alla mia ragione di perplessità, essa è molto semplice. Quando ero picciotto, ci dicevano di onorare il pane, profumo della mensa, gioia della casa e via di questo passo. Per me la donna, dentro e fuori di casa, è sempre stata come il pane, necessario, indispensabile alla mia esistenza e alla mia sopravvivenza. Come l'aria. E a qualcuno è mai venuto in mente di istituire una Festa dell'aria che respiriamo?
(Andrea Camilleri - da "Racconti quotidiani")
Giovanni Baglieri 3A Odonto