facebookemail

Pages

sabato 18 febbraio 2017

Anche noi diciamo NO al bullismo

Anche noi studenti dell’ indirizzo Odontotecnico abbiamo celebrato il 7 febbraio, la “Prima Giornata Nazionale contro il bullismo a scuola e contro il cyberbullismo” promossa dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del “Safer Internet Day 2017”.
Nella prima parte della mattinata abbiamo realizzato, come gruppi classe, foto e spot contro il bullismo al fine di partecipare attivamente alla campagna di comunicazione nazionale “Un Nodo Blu” indetta dal Miur.
Nella seconda parte della mattinata abbiamo assistito alla proiezione di “Ronan’s Escape”, il cortometraggio  che è stato scritto e diretto nel 2010 dal regista e produttore A. J. Carter e che è stato  insignito di molti autorevoli premi e riconoscimenti, ultimo dei quali quello come miglior short narrative film al Peace on Earth Film Festival di Chicago. Il film, ambientato nell’entroterra australiano fornisce un ritratto della vita di un quattordicenne, vittima di bullismo e ha offerto a noi studenti la possibilità di riflettere sul fenomeno del bullismo come esperienza personale.
Il documentario, infatti, è stato in grado di toccare le corde emotive di tutti noi ragazzi che abbiamo avuto modo di ricordare e analizzare gli episodi di bullismo che abbiamo subito o di cui siamo stati spettatori passivi e nostro malgrado complici.
Alla visione del film è seguito un  dibattito efficace sull’inutilità della violenza, sulla comunicazione aggressiva e inadeguata anche sui social, sull’importanza della denuncia e della consapevolezza e sull’importanza di costruire gruppi accoglienti e pronti al rispetto delle diversità, di ogni diversità.
Alunni 2°A Odonto

sabato 11 febbraio 2017

Un mare di emozioni

Il mare è un cielo
subordinato in cui
tanti pesci giocano
come bimbi!
Molto colorato come
un arcobaleno dopo
la pioggia.
 E torna
il sereno …

Veca Federico 2AOD

Intervista a Valeria Blandino Alla scoperta della psicologia

Cos'è la psicologia e di cosa si occupa?
La psicologia è la scienza che studia il comportamento umano e che cerca di comprendere ed interpretare i processi mentali, affettivi e relazionali che lo determinano con lo scopo di promuovere il miglioramento della qualità della vita. Tra gli oggetti di studio della psicologia si possono citare la memoria, l’intelligenza, l’apprendimento, la comunicazione, la frustrazione, l’aggressività, le forme organizzative e i gruppi.

Chi è lo psicologo?
Lo psicologo è un professionista che si occupa di prevenzione, diagnosi, sostegno psicologico, abilitazione e riabilitazione. Nel 1989 è stata emanata la legge n.56 che ha definito e regolamentato la professione dello  PSICOLOGO, fino a quel momento presente sul mercato senza uno specifico riconoscimento  legale. L’articolo 1 della legge è il più importante in  quanto definisce concretamente la professione dello psicologo.
                              “La professione di psicologo comprende l’uso degli
                               strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione
                                la diagnosi, le attività di abilitazione, riabilitazione e di 
                                sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al
                                gruppo,agli organismi della società e alla comunità. 
                                comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca
                                didattica in tale ambito”.

Che differenza c’è tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?
Lo psicologo è un professionista che ha seguito un percorso quinquennale in psicologia, che ha poi svolto un anno di tirocinio all’interno di strutture pubbliche o private, che successivamente ha sostenuto e superato l’esame di stato e che infine si è iscritto all’ordine degli psicologi della regione italiana di residenza o di un’altra regione. 
Lo psicoterapeuta è invece un  soggetto laureato in Psicologia o Medicina, che, una volta iscritto all'Albo, inizia e conclude una formazione post-universitaria di almeno quattro anni, riconosciuta dal Ministero dell’ Istruzione dell’Università e della ricerca – M.I.U.R . La psicoterapia va più in profondità rispetto alla consulenza psicologica, Un percorso psicoterapico può durare anche diversi anni!!! 
Lo psichiatra è un laureato in medicina, che ha conseguito una specializzazione post-lauream in Psichiatria, orientato a trattare disturbi mentali da un punto di vista medico, considerando il funzionamento o non funzionamento del Sistema Nervoso in senso biochimico e attraverso la prescrizione di farmaci. 

Di cosa si occupa lo psicologo?
Lo psicologo si occupa di tante cose. Oggi lo psicologo è impegnato ad intervenire in molteplici contesti: dalla scuola, ai tribunali, alle carceri. Gli ambiti di intervento sono davvero in costante crescita: abbiamo bisogno di psicologi nelle aziende, negli ospedali,nelle strutture pubbliche e private, nelle carceri, negli asili, nei rapporti familiari, nei fenomeni che viviamo quotidianamente (bullismo, immigrazione, violenze di genere, suicidi, omicidi, ecc)

Quando nasce la psicologia?
La psicologia scientifica nasce nella seconda meta dell’Ottocento. Tra il 1850 e 1870 fisici e medici si occupano dello studio della psiche: le sensazioni, le emozioni, le attività intellettive. Gli scienziati si impegnano ad applicare allo studio della mente le metologie che già applicavano alle scienze naturali. Il merito di aver fondato la psicologia come disciplina accademica spetta al tedesco Wilhelm Wundt, che, con grande impegno, fondò il primo laboratorio di psicologia a Lipsia nel 1879 per raccogliere i dati empirici delle sue ricerche.

Che strumenti utilizza lo psicologo?
Gli strumenti conoscitivi dello Psicologo sono diversi, i principali sono:
   il colloquio psicologico ( o colloquio clinico);
   i test psicologici.
La finalità del colloquio psicologico è la conoscenza dell’altro e del suo funzionamento psichico.
Attraverso l’osservazione del comportamento e l’ascolto del linguaggio verbale e non verbale, lo psicologo crea un’ alleanza terapeutica col paziente, fondamentale per la cura. 
I test psicologici sono strumenti ad accesso chiuso, cioè non sono acquistabili o utilizzabili da chiunque. Questi test sono classificati in una sorta di scala in base a quello che effettivamente vanno a sondare. L’elemento fondamentale dello psicologo è L’EMPATIA ,”il mettersi nei panni altrui”, in una posizione di ascolto attivo e di reciproca interazione.

Amore, rabbia, agitazione, panico, ansia: cosa rappresentano questi termini per la psicologia?
Rappresentano stati mentali, e fisiologia associati a modificazioni psicofisiologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. Le emozioni rivestono funzioni essenziali per la nostra vita. La loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell’individuo a situazioni in cui si rende necessario una risposta immediata ai fini della sopravvivenza. In psicologia è risaputo come, ad esempio, l’ansia rappresenti sia un elemento di disturbo, sia una condizione necessaria per affrontare un determinato compito. Risulta necessario riuscire a trovare un equilibrio per poter rendere l’ansia funzionale al raggiungimento di un obbietivo. 

Il codice deontologico: a cosa serve?
Il codice deontologico è la guida comportamentale per tutti gli psicologi, iscritti all’ordine professionale, istituito da una serie di capitoli, articoli e norme che i professionisti devono rispettare, osservare e da cui devono attenersi.

Lo psicologo cura “i malati di mente”?
Si tratta semplicemente di un pregiudizio. Lo psicologo non cura i malati di mente.
Un psicologo, nella maggioranza dei casi ,ha a che fare con persone sane che hanno difficoltà e problematiche, mentre sono generalmente di competenza di uno psichiatra le patologie gravi ed estremamente invalidanti (psicosi, schizofrenia..). Andare da uno psicologo è comune e normale,è un modo di prendersi cura di se stessi e del proprio benessere. 
 Adelaide Giamblanco, Giosuè Sfragaro 

Pensieri in azzurro

Tra paura e incomprensioni
il mare dà speranza
e con notevole eleganza
ti calma.
I pensieri volano
le paure ti lasciano
e dal ritmo delle onde
ti lasci trasportare.
Con la melodia di mille lacrime
il mare diventò grigio
ma con la forza diventò
blu come la felicità.

Francesca Rizza 2° Odonto

La nostra intervista ad un operatore del PTE "Essere infermiere: in missione per la vita e la salute”

Infermiere in corsia
Da quando tempo fai questo lavoro? 
Lavoro al P.T.E. 118 a Rosolini in via Ronchi da 8 anni, ma faccio questo lavoro da 20 anni. Sono stati i miei genitori a suggerirmi di diventare infermiere e solo successivamente mi sono appassionato. 

Che significa per te questo lavoro?
Ho imparato che significa dare o promuovere la cosa più importante: la salute. Questo lavoro mi piace perché, aiuti ogni giorno chi sta male, senza se e senza ma. Il sorriso di chi sta meglio mi emoziona ogni giorno. 

Quante vite hai salvato?
Esattamente non ricordo quante vite ho salvato, ma sono parecchie. L'esperienza che ancora ricordo ed è anche la più speciale è stata quando mi hanno chiamato per il primo incarico lavorativo in un dipartimento di salute mentale. L’approccio è stato con persone bisognose non dal punto di vista fisico ma psichico. Questa esperienza è stata per me molto forte e mi ha dato molto. Ricordo ancora molto bene anche tutti i corsi di aggiornamento su tematiche psicologiche inerenti le professioni di aiuto: sono nozioni, comportamenti, riflessioni che aiutano ogni giorno tutti noi ad essere bravi professionisti e bravi uomini e donne. Tra tutte le esperienze lavorative ricordo ancora un emozionante parto in casa. Una ragazza incinta stava per partorire e non ce la faceva ad andare in ospedale; nonostante noi non ci intendiamo dei parti ci siamo presi questa responsabilità e la nascita del bimbo è stata un grande emozione per tutta la squadra dei soccorritori.  
Francesca Rizza 2A Odonto

sabato 4 febbraio 2017

Uno sguardo nel profondo Amore e Psiche: alla scoperta di Cupido

Per parlare dell'amore nonostante sembri semplice c’è bisogno di dire molto. L'amore è una parola che racchiude tantissime altre parole come fiducia, protezione. L'amore viene considerato molto complicato dagli adolescenti: per loro l'amore è solo verso il proprio fidanzato e alcune ragazze sono abbastanza decise a trovarne uno che sia perfetto fuori, senza badare al suo comportamento. Se parliamo del proprio amore basta ascoltare quella parola per fare già apparire nei nostri pensieri la persona che amiamo, quello che se non c'è ti manca il mondo perché il tuo mondo è lui. Non c'è amore se non c'è dolore, delusione, illusione. Ad esempio quando hai una persona accanto di cui ne sei innamorata persa ma non sai come dirglielo oppure quando un amore non è corrisposto e magari mentre tu pensi a lui, lui pensa a un'altra persona. L'amore è paura, la paura di perdere chi amiamo, di perdere noi stessi, la paura di non amare abbastanza o di non essere all'altezza; molte persone hanno paura di innamorarsi solo perché hanno paura di soffrire ancora. L'amore è anche essere sicuri che lui è solo tuo. Amore è quindi anche ingelosirsi se qualcuno gli sta accanto, l'amore è quando si è gelosi da morire anche quando lui non ti appartiene. Esiste anche l'amore a distanza, quello è l'amore più forte perché amare una persona che vedi solo il fine settimana o per le feste molte volte non è facile. L'amore è anche guardarlo ore e ore sorridendo senza mai stancarti, l'amore è quando uno dei due rinuncia a qualcosa per l'altro, l'amore è quando ti capisce al volo senza aprire bocca, l'amore è farti sorridere sempre, l'amore è quel sentimento che si sente quando lo pensi o ci stai accanto e già diventi nervosa e ti fa male la pancia e senti le "farfalle nello stomaco", l'amore è abbracciarlo e sentirti protetta, l'amore è quando ti perdi nei suoi occhi, nei suoi sorrisi, l'amore è quando il tempo che passi con lui non è mai abbastanza, l'amore è avere un cuore diverso ma che tiene lo stesso ritmo di musica se si è insieme. L'amore è anche insegnamento, ti insegna a cambiare, a ricominciare, a essere più forte, a vivere.
 Francesca Rizza 2A Odonto